La nuvola di punti è una rappresentazione di un oggetto o di una superficie che si ottiene mediante l’unione di milioni di punti nello spazio, acquisiti mediante l’utilizzo di scanner laser 3D. I progettisti confermano quanto sia importante ottenere una nuvola di punti: è infatti uno strumento utile per ricreare in un ambiente virtuale la struttura dell’impianto industriale o dei singoli componenti scansionati.
Terminato il processo di rilevamento si otterrà un modello tridimensionale chiaro e completo, comprensivo dei valori RGB, che colorano i punti fornendo una rappresentazione grafica fedele alla realtà. Dopo aver completato la fase di scansione si avranno a disposizione tutti i dati relativi alla nuvola di punti acquisita: sarà sufficiente verificare l’assenza di errori di allineamento e salvare il file con l’estensione .RCP
, il formato proprietario di Autodesk specifico per il Point Cloud, il file che unisce le varie scansioni dell’impianto.
I file di scansione ottenuti con il laser scanner dovranno in seguito essere allineati mediante il processo di registrazione del set di punti, che permette di unirli e di generare il Point Cloud finale.
Scopriamo insieme il flusso di lavoro ideale per importare la nuvola di punti in AutoCAD e per la gestione del Point Cloud.
Flusso di lavoro in ambiente CAD

Il risultato della scansione di un impianto industriale con un laser 3D è un file contenente tutti i dati raccolti: i software dei laser scanner permettono di salvare un documento con estensione .RCP, consentendone l’utilizzo su AutoCAD e sui principali software di progettazione degli impianti industriali. A ciò si aggiunge la possibilità di esportare dei report PDF in cui vengono evidenziati gli eventuali errori di acquisizione e le sovrapposizioni delle singole sezioni scansionate.
I moderni software per la progettazione degli impianti industriali includono inoltre alcune funzionalità che permettono l’integrazione con le nuvole di punti. Sono un esempio i software di piping 3D di ESAin, con cui è possibile ottenere una rilevazione precisa e dettagliata dell’impianto e di ogni singola componente.
Vediamo insieme il flusso di lavoro consigliato per importare una nuvola di punti in AutoCAD
e ottenere un modello 3D dell’impianto.
- Laser scanner e Point Cloud. Concluso il rilevamento con il laser scanner è possibile salvare il Point Cloud e aprirlo con il programma Autodesk ReCap (acronimo di Reality Capture), che permette di visualizzare e gestire le nuvole di punti, di convertire i dati di scansione grezzi in file di scansione .RCS e di creare i file di progetto .RCP: quest’ultimi possono inoltre fare riferimento a più file .RCS.
- AutoCAD. Il file .RCP generato potrà essere importato su AutoCAD. I programmi per la progettazione degli impianti industriali di ultima generazione, come il Software 3D Piping di ESAin, permettono inoltre di fare una modellazione ibrida dell’impianto, unendo alla nuvola di punti gli elementi vettoriali, che possono essere salvati o importati anche all’interno di altri software.
- File .DWG per Navisworks Manage. Con AutoCAD si produce un file con estensione .DWG che può essere visualizzato utilizzando Navisworks, con cui è possibile prendere le misure dell’impianto, dividerlo in singole sezioni e interrogare ogni oggetto presente.
- Unione del file .RCP con il file .DWG. Infine, con Autodesk Navisworks Manage si procede all’unione del file .RCP con il file .DWG ottenuto utilizzando AutoCAD e si esporta infine un file in .NWD, che può essere usato per il Model Review.
Le principali funzionalità dei software per la gestione della nuvola di punti
Dopo aver visto la procedura che ci permette di importare e di modificare una nuvola di punti in AutoCAD e di ricostruire un impianto industriale completo, vediamo ora le principali funzionalità dei software appena citati per la gestione delle nuvole di punti.
- Autodesk ReCap, il software che consente ai progettisti e agli ingegneri di acquisire modelli dettagliati di oggetti reali. Viene usato anche per realizzare mesh e nuvole di punti a supporto del BIM (Building Information Modeling) e per il rilievo e la costruzione di progetti di edifici e di infrastrutture. Al suo interno dispone di funzionalità specifiche per la nuvola di punti, come ad esempio: la navigazione rapida all’interno dei punti, un editing avanzato per modificarli, il supporto per le bubble views, le sfere che permettono di osservare l’impianto nel dettaglio e tool per rilevare le misure.

Una schermata di Autodesk ReCap
- AutoCAD. Il più famoso software di disegno tecnico, distribuito da Autodesk, utilizzato per progettare le geometrie 2D e i modelli 3D, che automatizza una parte delle attività dei team di progettazione. Il software consente di sommare le geometrie 3D alla nuvola di punti importata su AutoCAD e non solo: permette di agganciare un Point Cloud, di ritagliare i volumi delle aree che non ci interessano, di mettere in trasparenza una nuvola e prevede inoltre altri snap specifici dedicati.

Una schermata di Autodesk AutoCAD
- Navisworks Manage. Il software usato per migliorare la consegna dei progetti BIM, che permette di visualizzare e unificare i dati di progettazione in un unico modello. Viene utilizzato per visualizzare i modelli CAD impiantistici, per gestisce il Point Cloud, per sommare i modelli 3D alle nuvole di punti precedentemente importate su AutoCAD, per prendere le misure e per controllare le interferenze presenti tra una nuvola ed un modello.

Una schermata di Autodesk Navisworks Manage