Nell’ambito della progettazione e gestione degli impianti industriali, la precisione nella misurazione del flusso di fluidi è fondamentale per garantire efficienza e sicurezza. Due strumenti chiave utilizzati per questa funzione sono il flow transmitter e il flow meter. Nonostante vengano talvolta confusi o impiegati in modo intercambiabile, questi componenti presentano caratteristiche e funzioni distintive che li rendono adatti a diverse applicazioni in ambito industriale.

Il primo passo per individuare i componenti più adatti alle proprie necessità è quello di scegliere un software in grado di adattarsi alle esigenze di progettazione di un’ampia tipologia di impianti industriali. I software per la progettazione industriale di ESAin sono pensati per garantire la massima flessibilità, che permette di usarli in un’ampia gamma di applicazioni. Dal settore navale a quello petrolchimico e farmaceutico, fino agli impianti alimentari, siderurgici e di trattamento delle acque e della carta. 

Infatti, usando le applicazioni di ESApro dedicate al Plant Design è possibile velocizzare la progettazione degli impianti industriali garantendo precisione e conformità normativa: il software consente di scegliere tra oltre 10000 componenti di piping organizzati in tabelle dimensionali.

Per garantire una progettazione completa e accurata della strumentazione negli impianti industriali, è fondamentale quindi utilizzare strumenti che offrano flessibilità e precisione. In questo contesto, il software ESApro P&ID si distingue anche per la sua capacità di automatizzare la progettazione della strumentazione, inclusi flow transmitter e flow meter, prevedendo l’uso di simboli grafici dedicati e funzionalità per il posizionamento automatico dei componenti. Questo ambiente di progettazione consente ai professionisti di visualizzare e configurare in modo chiaro ed efficiente i componenti chiave utilizzati, facilitando la progettazione e il controllo dell’intero impianto.

In questo articolo, approfondiremo il funzionamento di un flow transmitter, illustrando a cosa serve e come è costruito. Successivamente, analizzeremo le differenze principali tra un flow transmitter e un flow meter, evidenziando le applicazioni di ciascun componente all’interno di un impianto. L’obiettivo di questa guida è quello di fornire informazioni chiare e dettagliate, che aiutino i professionisti del settore a progettare e scegliere lo strumento più adatto alle proprie esigenze operative.

Cos’è e a cosa serve il flow transmitter

Il flow transmitter, o trasmettitore di flusso, è un dispositivo essenziale per la misurazione industriale dei fluidi. Si tratta di uno strumento progettato non solo per misurare il flusso di un liquido o di un gas, ma anche per trasmettere queste informazioni in tempo reale a sistemi di monitoraggio e controllo. 

Il flow transmitter, quindi, è una versione aggiornata del flow meter (o misuratore di portata), dotata di sensori altamente sensibili che rilevano la velocità del flusso, la pressione e talvolta anche la temperatura del fluido. Questi dispositivi sono dotati di un circuito elettronico integrato che effettua una misurazione dopo aver ricevuto un comando da un operatore.

Questi dati vengono poi convertiti in segnali elettrici, che possono essere facilmente integrati nei sistemi di automazione industriale. Grazie a questa integrazione, i tecnici possono monitorare costantemente le condizioni operative e reagire prontamente a qualsiasi variazione anomala, migliorando l’efficienza e la sicurezza dell’intero impianto.

Un altro aspetto importante del flow transmitter è la sua capacità di calibrazione e configurazione personalizzata. Questo significa che può essere adattato a diverse applicazioni specifiche, garantendo precisione e affidabilità anche in condizioni operative variabili. Ad esempio, negli impianti chimici, i trasmettitori di flusso permettono di regolare in modo preciso la portata dei fluidi, mentre negli impianti farmaceutici vengono utilizzati per garantire i parametri di controllo del processo, assicurando l’integrità del prodotto finito e la conformità alle normative del settore.

Esistono diversi tipi di flow transmitter, ognuno progettato per misurare specifici parametri. Sono un esempio i trasmettitori di temperatura, di pressione e i modelli a ultrasuoni (ultrasonic flow transmitter). In particolare, i trasmettitori di flusso magnetici svolgono un ruolo cruciale, poiché convertono i segnali di flusso rilevati dal sensore in segnali elettrici standardizzati. Questi segnali elettrici vengono poi utilizzati per facilitare la comunicazione e il controllo tra diversi strumenti e dispositivi all’interno dell’impianto industriale. 

Le differenze tra flow transmitter e flow meter

Le differenze tra flow transmitter e flow meter

Nell’ambito della misurazione del flusso di fluidi in un impianto industriale, è fondamentale comprendere le differenze tra flow transmitter e flow meter per scegliere lo strumento più adatto alle specifiche esigenze del sistema di piping. 

Entrambi i dispositivi permettono di misurare la portata, la quantità di fluido che scorre in una sessione del sistema di piping, ma le loro funzioni e applicazioni variano significativamente. Di seguito, scopriamo le principali differenze tra questi due componenti.

  • Output. Il trasmettitore di flusso produce un segnale elettrico che rappresenta la portata del flusso, il quale può essere inviato a dispositivi esterni, come ad esempio sistemi di controllo, data logger o display per ulteriori elaborazioni o visualizzazioni. Al contrario, il flussimetro fornisce generalmente una lettura diretta della portata attraverso strumenti meccanici come quadranti o display digitali.
  • Funzionalità. Il trasmettitore di flusso converte i parametri fisici del flusso in un segnale elettrico standardizzato, come la tensione, la corrente o la frequenza, fornendo un output proporzionale alla portata, che viene usato per monitorare, controllare o registrare i dati. Al contrario, il misuratore di portata misura direttamente la portata di un fluido, fornendo un parametro espresso generalmente in litri al minuto (LPM) o galloni al minuto (GPM), spesso senza generare un segnale elettrico di uscita.
  • Integrazioni e principali applicazioni. I trasmettitori di flusso sono spesso integrati in sistemi di controllo o monitoraggio complessi, dove i dati sul flusso sono cruciali per il controllo e l’automazione dei processi. Questi dispositivi sono comunemente impiegati in ambienti industriali che richiedono misurazioni precise e un controllo rigoroso delle portate, come nella produzione, nelle lavorazioni chimiche e negli impianti di trattamento delle acque. D’altro canto, i misuratori di portata possono funzionare come dispositivi autonomi o essere incorporati in sistemi più ampi. Sono frequentemente utilizzati in applicazioni che necessitano di misurazioni dirette e locali del flusso, senza che sia necessario una più complessa integrazione in un sistema di controllo. I flussimetri trovano tuttavia applicazione in un’ampia varietà di settori, inclusi i sistemi HVAC, l’Oil & Gas, la gestione delle risorse idriche e l’industria automotive, dove è richiesto una misurazione diretta della portata.

 

Quindi, le principali differenze tra flow transmitter e flow meter risiedono nelle loro funzionalità e nelle modalità di integrazione e applicazione. Mentre i secondi sono progettati per misurare direttamente le portate, i flow transmitter non solo misurano ma anche trasmettono i dati per ulteriori elaborazioni e controlli e combinano componenti meccanici con circuiti elettronici avanzati. Questa distinzione rende i trasmettitori di flusso più adatti a operazioni da remoto e all’integrazione con sistemi di automazione industriale.

 

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